Abbiamo aperto questo blog per condividere alcuni pensieri su questa professione e anche per raccontarvi un po' i pensieri di chi sceglie di passare il suo tempo dedicandosi a ciò in cui crede, cercando di lasciare sempre qualcosa di buono nelle persone che incontra lungo le tortuose e entusiasmanti vie di questa vita. Queste pagine raccontano e racconteranno molto di noi. Buona lettura!!!!

Chi siamo...


Emanuele

Andrea
Raffaele
Salve! Siamo Andre, Emanuele e Raffaele, 3 studenti di infermieristica dell’Università degli studi di Foggia, nella sede di San Giovanni Rotondo. Come abbiamo già descritto, abbiamo deciso di creare questo blog per parlare un po’ delle nostre esperienze e delle aspirazioni e di ciò che si fa realmente in ospedale. Il nostro primo giorno è stato entusiasmante: trovi nuovi colleghi, nuovi professori, nuove persone (che per quanto possano essere “anziane” sembrano anche più giovani di te!). I primi mesi passano tranquillamente, poiché si fa solamente lezione, quindi al massimo si ha solo un po’ di mal di testa; il vero problema arriva con il tirocinio! Infatti nei giorni in cui la mattina facciamo tirocinio e il pomeriggio abbiamo lezione, la sera non si riesce più a connettere i pochi neuroni che sono rimasti nel tuo cranio.  I primi periodi si è gasati, perché comunque prima  di allora si entra in ospedale o come visitatore o altrimenti come paziente. Quindi la sensazione e come quella di Amstrong quando mise il primo passo sulla luna! Ma le tue ambizioni vengono infrante quasi subito. Infatti la maggior parte del tempo starai in giro per l’ospedale a fare una sorta di trasportino, perché ovviamente il primo giorno non sai ancora fare un’emerita cicca, quindi questo è l’unico modo di poter aiutare! Il pomeriggio poi si parla con gli altri, si è completamente emozionati! Un’altra piccola delusione è LA VISITA MEDICA, vista quasi come il passaggio di Dio in terra! Ma alla fine, seguendola, si comprende che il ruolo che hai è solo quello di scrivere e passare le cartelle ai medici. Ma a parte questo, studiare per diventare infermiere è la cosa più giusta e bella che avessimo mai fatto, perché si entra in un mondo nuovo, dove si conoscono non solo tante cose riguardo al nostro corpo, ma anche tante belle persone: infermieri, dottoi, ausiliari e anche malati; il sorriso che ti donano quando hai compiuto il tuo lavoro per bene ti da una soddisfazione enorme, ti riempie il cuore di una gioia immensa! Ed inoltre, molte volte sono i nostri nomi che i pazienti ricordano e non quello dei medici! Comunque, per chiudere in bellezza vorremmo affermare che: “L’infermieristica non è solo una scienza, ma è una arte, anzi, la pù bella delle arti!”.

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