La storia dell’infermieristica nasce insieme alla parola
“infermiere”: essa deriva dal latino “infurmus”, che designava il monaco che si occupava dei malati e dei
bisognosi in genere .
Nel corso della storia , il ruolo dell’infermiere si
sviluppa parallelamente all’attività mediche , prendendo un carettere rivolto
maggiormente alle cure assistenziali : fu proprio nel 400 , che avvenne la
divisoni delle pratiche sanitarie secondo una scala gerarchica , tra chi cura e
chi assiste ( medico e infermiere) .
In seguito alla riforma protestante e allo sviluppo degli
ospedali , avviene una riforma dell’assistenza infermieristica da parte dei tre
santi : San giovanni di Dio , San camillo de lellis , San vincenzo de’paoli ,
il cui intento fu quello di rivoluzionare l’assistenza infermieristica ,
formando il personale , dividendo i malati in base alle malattie , ecc ...
Nel corso dell’illuminismo , successivamente , le pratiche
infermieristiche non miravano più alla salute del malato, come accadeva in
precendenza , ma sulla guarigione dalla malattia, sino al 1800 con l’arrivo
della “signora della lampada” , ovvero Florence nightingale .
Florence Nightingale |
Lei viene considerata come la prima infermiera in senso
moderno del termine , dato che le sue
attenzioni erano rivolte al benessere del malato e non più alla malattia .
Dopo aver partecipato alla guerra di crimea , la nightingale
si adoperò nell’ambito della formazione : creò nel 1860 “ la nightingale
training school for nurses” della durata
di anno , con 15 candidate accuratamente selezionate .
Le studenti di questa scuola a loro volta fonderanno scuole per infermieri in diversi paesi , diffondendo il suo pensiero in tutto il
mondo.
Nel frattempo in italia troviamo Anna Fraentzel Celli ,
infermiera esponente dell’unione femminile italiana , la quale , denunciando le
pessime condizioni ospedaliere e disprezzando la presenza religiosa negli
ospedali , propone la formazione di una
figura infermieristica femminile laica , di buona estrazione sociale e senza
impegni famigliari che avrebberò sostituito il vecchio personale maschile ed
ecclesiastico .
A partire dal 1900 , comincia la lotta delle infermiere per
la loro affermazione in ambito lavorativo . il primo passo fu nel 1919 la
creazione dell’associazione nazionale italiana tra infermiere ( ANITI) ,
riconosciuta successivamente al consiglio internazionale delle infermiere nel
1922 , il primo riconoscimento di questa professione avvenne con il R.D del
1925 dove si stabilisce una formazione teorico pratica, con il superamento di
un esame di stato, per l’esercizio della
professione . In queste scuole il personale maschile veniva formato all’arte
ausiliaria di infermiere generico , dipendente dall’infermiera professionale ;
al contrario l’infermiera professionale , era sottomesse al medico con funzione
di domestica , assistente e propaganda .
Con l’avvento del fascismo ci fu la soppressione di ogni
forma di libertà del movimento operaio . Per questo l’ ANITI diventa “sindacato
fascista infermiere diplomate” con la conseguente estromissione dal consiglio
nazionale delle infermiere . Nel 1934 fu emanato il testo unico delle leggi sanitarie ,
in cui si ha una divisione delle professioni sanitarie in : principali ,
ausiliari ( di cui faceva parte l’infermiere ) e le arti ausiliarie .
Dopo 20 anni dalla creazione delle scuole , nel 1954 vengono
istituiti i collegi con la legge 1049 e nel ‘ 56 viene eletto il primo comitato
centrale della federazione IPASVI e la
licenza di scuola media diventa obbligatoria .
Sul finire degli anni 70 dove avvengono le prime
minifestazioni contro l’emancipazione femminile , il sesso maschile lotta per
poter accedere ai corsi di infermiere professionale e con la legge del 1971 n
124 , le scuole per infermiere professionali si estendono anche ai maschi.
Tre anni dopo questa vittoria, la professione
infermieristica subisce una sconfitta:
il 14 marzo 1974 viene emanata lil DPR n° 225, il cosidetto
“Mansionario”. Con questa decreto si descrivono le varie mansioni dell
infermiere , eliminando la propria autonomia e riducendo il proprio lavoro ad
un numero prefisso di mansioni .
BIBLIOGRAFIA UTILIZZATA
Manzoni, E., storia e filosofia dell’assistenza . Ed. Masson
: Milano 2001
Amaducci , G., Gradellini, C., l’infermieristica tra scienza
e persona . Athena srl: Modena 2009
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